Denso di contenuti è il calendario prodotto per il 2016. Si passano in rassegna mese dopo mese i mestieri antichi, quelli artigianali: lo stagnino, il sarto, il crivaro, il cupetaro, il falegname, il barbiere, il calzolaio… e tutte quelle attività legate al mondo dell’agricoltura: la mietitura, la vendemmia, la raccolta delle olive.
Si vuole celebrare così l’operosità e la laboriosità della gente di un volta, di una comunità dedita al sacrificio e al lavoro, ma anche al saper fare e alla necessità di vivere una vita dignitosa. Le foto di un tempo testimoniano questo saper fare, si ritraggono abili ricamatrici e donne intente al telaio, ma anche donne forti in grado di trasportare in bilico sulla testa pesanti barili di uva appena raccolta. Le altre rubriche che compongono questo almanacco, ancora una volta tutto da leggere, sono costituite dalle ricette di conserve e dei sott’oli, la cui preparazione riuniva l’intera famiglia. E infine dalla rubrica Spigolature nata dall’idea di ricordare figure professionali che animavano la vita del paese e che sono andate letteralmente perdute con l’avvento del progresso economico, sociale e tecnologico. Un altro pezzo della nostra storia da preservare e tramandare.